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Il progetto Happy Mama.

Il progetto Happy Mama nasce nel 2018 dall’incontro con una mamma che faceva la ricercatrice in Sanità Pubblica ed oggi è professore universitario.  Grazie a questo incontro nacque una riflessione su quanto sia importante per una neomamma raggiungere un equilibrio con il proprio bambino, ricercare uno stato di salute e benessere che accompagni la diade che si è appena formata, madre-figlio.

Dall’esperienza di puericultrice sposatasi con il metodo scientifico è nato l’HAPPY MAMA Project. Tale ricerca ha portato a due importanti risultati: la validazione di un questionario atto a misurare la self-efficacy, lo stress e il benessere delle neo mamme, e ha poi permesso di valutare l’efficacia nel breve e medio termine che un solo incontro con il metodo “Scaglietta” può determinare.  I risultati del progetto sono oggi pubblicati e disponibili on line in modo gratuito sulla rivista scientifica internazionale “Journal of Environmental Research and Public Health”.

Progetto HAPPY MAMA (Parte 1). Valutazione della riproducibilità della versione italiana della Scala Karitane per l’autoefficacia genitoriale (KPCS-IT) e della Scala sullo stress genitoriale (PSS-IT): uno studio osservazionale su neo-mamme (12 mesi dal parto)

Introduzione
Gli obiettivi di questo studio sono stati: (1) adattare al contesto italiano due questionari validati per valutare la percezione che le madri hanno nelle proprie abilità di curare e capire il proprio figlio (maternal confidence o autoefficacia) (chiamato KPCS-IT) e lo stress materno (chiamato PSS-IT); (2) misurare quindi il livello di stress e di autoefficacia in un campione italiano di madri.

Metodi
Sono stati tradotti i due questionari e realizzata una versione italiana online . È stato somministrato ad campione di madri, selezionate in modo opportunistico, con almeno un bambino di età compresa tra 0 e 12 mesi, due volte (T0 e T1) con un intervallo di due giorni. La valutazione della robustezza dello strumento nel tempo è stata stimata applicando l’affidabilità test-retest tra T0 e T1 e il coefficiente alfa di Cronbach.
In merito al secondo obiettivo è stato effettuato uno studio trasversale. Sono state contattate mamme italiane con almeno un figlio di età compresa tra 0 e 12 mesi. Sono stati analizzati per valutare la validità interna dei due questionari metodi di reliability. Analisi statistiche univariate e multivariate sono state applicate per valutare eventuali associazioni tra KPCS-IT e PSS-IT con caratteristiche demografiche e materne. La significatività è stata stabilita come p < 0,05.

Risultati
L’alfa di Cronbach ha riportato un buon livello di interni consistenza dei questionari: PSS-IT alpha = 0,862; KPCS-IT alfa = 0,801.
32% delle madri ha dichiarato una bassa autoefficacia e il valore medio di PSS-IT era 35,4 (dev. std. = 8). È stata osservata una correlazione inversa tra PSS-IT e KPCS-IT: coeff = -0.353; p < 0.001), ciò significa che un alto livello di autoefficacia percepita riduce il livello di stress materno.

Conclusioni
Lo studio mostra che gli interventi sull’ autoefficacia materna possono essere utili per supportare le madri nel primo mesi dopo il parto al fine di prevenire il rischio stress: l’autoefficacia è di fatto un aspetto che può essere migliorato e i risultati dello studio indicano che questo comporterebbe una significativa variazione del EPDS. Sono necessarie maggiori studi atti a valutare interventi realistici e fattibili che incrementino la fiducia e competenza materna per prevenire il disagio materno. Ciò è quanto ci si auspica per il futuro.

Progetto HAPPY MAMA (Parte 2). Stress materno e autoefficacia: uno studio pilota di tipo sperimentale randomizzato su campo

Introduzione
L’obiettivo di questo studio pilota di tipo randomizzato sperimentale su campo è valutare se un’intervento è in grado di aumentare l’autoefficacia materna e ridurre il livello di stress durante i primi sei mesi dopo la nascita.

Metodi
Lo studio è stato condotto in due diversi ospedali in Roma e ha coinvolto donne che hanno partorito a termine, di età >18 anni e i cui bambini alla nascita avessero un punteggio APGAR normale. Le partecipanti sono state divise casualmente in due gruppi: “Gruppo di intervento” (hanno ricevuto un intervento di assistenza ostetrica domiciliare a un mese dal parto , tale intervento si chiama Happy Mama) (I) e il “Gruppo di controllo” (C). Un questionario autosomministrato è stato proposto alle donne quattro volte: al basale circa una settimana dopo il parto in ospedale (T0), dopo l’intervento circa un mese dopo il parto (T1), a tre mesi (T2) e a sei mesi dalla nascita (T3). Il questionario conteneva strumenti per misurare l’autoefficacia percepita materna (KPCS-IT), lo stress dei genitori stress di scala (PSS-IT) e sintomi di rischio depressivo materno (EPDS).

Risultati
Il campione di donne in studio contava 51 madri: 28 donne nel gruppo “C” e 23 donne nel gruppo “I”. A T1 il punteggio PSS era statisticamente superiore nel gruppo “C” rispetto a “I” (p = 0,024) e il punteggio KPCS era statisticamente più alto nel gruppo “I” (p = 0,039). Il punteggio EPDS non ha mostrato differenze significative tra i due gruppi nel periodo di follow-up.
Una correlazione significativa inversa tra KPCS e PSS è stata trovata durante tutto il periodo di studio (p < 0,0001).

Conclusioni
I risultati su questo intervento di supporto alle neo mamme hanno permesso di esplorare maggiormente l’individuo “mamma”, inoltre hanno sottolineato che vi sono necessità nelle neomamme che vanno supportate perché si raggiunga con successo il passaggio alla maternità. Ulteriori ricerche in questo settore sono comunque necessarie.

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